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COMPAGNIA DEI BAMBINI NON NATI
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Il trauma

La perdita di un figlio, in qualsiasi modo avvenga, (aborto procurato, aborto spontaneo o nascita di un bambino morto), richiede un\'elaborazione ed una riconciliazione con questa perdita luttuosa. Coloro che hanno avuto un aborto affermano sempre più di sentire un bisogno di elaborare il proprio lutto, di guarire, di cercare e trovare perdono. Alcune donne iniziano il loro cammino verso il risanamento anche vari decenni dopo l\'esperienza abortiva!

I sintomi dei postumi dell\'aborto volontario possono essere molteplici. Essi variano da un leggero lutto alle reazioni intense che possono includere il \"disturbo post-traumatico da stress\". Coloro che operano professionalmente nel campo dell\'elaborazione del lutto sottolineano la necessità di risolvere la perdita di genitorialità causata dall\'aborto, affermando che questa perdita, se viene rimossa, riapparirà al comparire di successive perdite (ad esempio, perdite affettive, perdita di lavoro, un altro fallimento o delusione personale, malattia, morte di un familiare, etc.).

La società, nella maggior parte dei casi, non riconosce l\'aborto come perdita legittima, che addirittura viene spesso trattato come una \"non-esperienza\". La cultura dominante dice che l\'aborto è la \"soluzione\" di un problema e non la causa di nuovi problemi. Quando la gravidanza finisce in aborto provocato, accade, a livello fisiologico e ormonale, una rottura improvvisa e contro natura. Il termine comune, aborto \"volontario\" (spesso un termine sbagliato dal punto di visto della donna che in realtà si sottomette o si arrende alla procedura) fa pensare che, avendo firmato alcuni moduli prima di sottoporsi all\'intervento, la donna stessa diventi immune da qualsiasi tipo di conseguenza negativa, di pentimento o di senso di colpa. Con altri interventi chirurgici si discutono apertamente i possibili effetti collaterali, ma poche volte con l\'aborto volontario. Quindi, la donna, così come l\'uomo, e la coppia frequentemente non sa a chi rivolgersi per trovare un aiuto per lenire il dolore che spesso prova, dopo.

Nei siti del \"Progetto Rachele\" o della onlus \"Il Dono\" ad esempio, troverete un ampio e competente supporto oltre a soluzioni concrete per aiutarvi nella gestione del lutto.


Quali sono i sintomi del post-aborto procurato (IVG)?

Nella quasi totalità dei casi i genitori si ritrovano soli ed impreparati a gestire le conseguenze ed il dolore successivi ad un aborto, spesso difficili da fronteggiare. Da lì il passo al sentirsi abbandonati, costretti al silenzio, prigioneri della propria vergogna é breve.... fino ad arrivare ad autoescludersi da ogni forma di soccorso fisico, psicologico e spirituale. E\' invece importante che i genitori si riconoscano nei sintomi del post-aborto, correndo ai ripari e convincendosi di avere pieno diritto di esternare il proprio dolore, e quindi di essere aiutati ad elaborarlo.

Ecco qualche esempio di sintomi nei quali potreste riconoscervi, per poi decidere di farvi aiutare:

  • Bassa autostima

  • Depressione   Può manifestarsi in una ipersensibilità emotiva, ossia l\'incapacità di sentire né gioia né tristezza, così come ad esempio in episodi di pianto incontrollato o apparentemente immotivato. Insensibilità fisica , ipervigilanza, nervosismo e agitazione.

  • Dolore fisico   Le donne possono accusare dolore all\'addome, alla schiena oppure dolori mestruali. Questi possono essere dolori organici, a volte causati da complicazioni dell\'intervento abortivo, oppure potrebbero essere dolori psicosomatici.

  • Senso di colpa

  • Senso di alienazione da se stessi, dalla famiglia, dagli amici

  • Vergogna

  • Isolamento si evita la condivisione dell\'esperienza abortiva con gli altri.

  • Rabbia spesso seppellita, ma a volte esplosiva.  Anche se sembrano essere realtà poco collegate oppure molto diverse l\'una dall\'altra, la depressione e la rabbia spesso sono molto collegate, essendo due espressioni o reazioni alla stessa esperienza.

  • Difficoltà nel concentrarsi (mancanza di memoria)

  • Sogni e/o incubi notturni di vario genere

  • Allucinazioni auditorie del pianto di un bambino

  • Flashbacks dell\'esperienza dell\'aborto.   Questi possono scattare apparentemente dal nulla, ma spesso ci sono delle \"mine\" nella memoria che li fanno scattare (bambini, donne incinte, ospedali).

  • Pensieri e/o tentativi di suicidio , automutilazione.

  • Abuso di sostanze (sonniferi, ansiolitici, antidepressivi, fumo, droghe).

  • Problemi di relazione.   La maggior parte delle relazioni affettive finiscono dopo l\'aborto. Altre entrano in profonda crisi, la qual cosa è ancora più dolorosa dato che spesso si sceglie un aborto per \"salvare\" una relazione. Inoltre, alcune donne si allontanano dalla loro famiglia di origine e dalle amiche più intime.

  • Difficoltà con l\'intimità    Le donne spesso si allontanano dai rapporti intimi con un uomo per paura di restare dinuovo incinta o di dover rivelare vicende del proprio passato.

  • Disturbi alimentari (anoressia, bulimia)

  • Difficoltà nelle gravidanze successive. Ci può essere un alto livello di ansietà durante la gravidanze, come ad esempio quella derivante dal non sentirsi meritevoli di un\'altra gravidanza... Difficoltà in successivi travagli e parti, come ad esempio parti che iniziano e si fermano, oppure che non progrediscono, provocando la necessità di un taglio cesareo.

  • Incapacità, in alcuni casi, di formare un forte legame con i figli nati dopo.   Alcune donne descriveranno molta difficoltà nell\'allattare, nel dar da mangiare con il biberon, nel cambio dei pannolini, in qualsiasi attività che richiede contatto intimo con il neonato.

  • Un fascino o una attrazione-ossessione per la gravidanza  

  • Comportamenti che distanziano la donna dai bambini, dalle gravidanze e dall\'aborto

  • Disfunzioni sessuali o promiscuità di cui la seconda può essere collegata ad un desiderio incoscio di concepire nuovamente, o può essere una forma di autopunizione.

  • Gravidanza \"di sostituzione\"  che si verifica spesso dopo solo pochi mesi dall\'aborto.

  • Gravidanze \"fantasma\" ossia, l\' illusione di essere incinta.

  • Matrimonio contratto con il partner con cui si é vissuto un aborto provocato, spesso nella ricerca di salvare il rapporto dopo di esso.

  • Reazioni \"da anniversario\"   L\'anniversario del concepimento, dell\'aborto e della presunta nascita del bambino possono essere giorni (settimane, mesi) difficilissimi, con molto pianto, con l\'arrivo di depressione, incidenti, malattie, etc.

  • Sovracompensazione nella carriera o vita professionale   Succede soprattutto con la donna ha abortito per finire l\'università o per raggiungere mete professionali.

  • Coinvolgimento con il movimento \"a favore della vita\" oppure, all\'opposto, con un movimento \"pro-abortista\"

  • Una ferita spirituale   Per molte donne questa può essere la prima esperienza di \"peccato grave\". Alcune hanno paura che Dio le punisca, specialmente nella loro speranza di future gravidanze.  Donne e uomini che hanno avuto  gli aborti parlano spesso di  essersi  allontanati da  Dio.

  • Amarezza verso gli uomini e difficoltà di avere fiducia negli uomini in futuro, oppure un\' abitudine di scegliere gli uomini sbagliati, un\'altra forma, questa, di autopunizione. Maggior numero di ricoveri psichiatrici a causa della profonda depressione.

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